Powered By Blogger

26 febbraio 2012

"Leggere tra le Onde": #3 Tu, Mio di Erri De Luca (1998)

Scritto in prima persona, Tu, Mio racconta la storia di un ragazzo adolescente che trascorre un’estate degli anni ‘50 sull’Isola di Ischia. La storia di un ragazzo che ama l’Isola, la pesca, la compagnia dei più grandi si intreccia con quelli che sono i problemi adolescenziali, come l’amore per una ragazza misteriosa, il complicato rapporto con i più grandi e il farsi accettare. Il ragazzo scopre, così, la bellezza dell’amore ma anche le sue difficoltà nell’esprimersi, scopre i sentimenti e la voglia di comunicare…



Erri De Luca ci descrive, attraverso fotografie sbiadite, scene di vita di pescatori, di ragazzini, di primi amori e del mare che fa da sfondo a quasi ogni scena. Non ha timore di rivelare le inquietudini del protagonista, la sua difficoltà nell’inserirsi tra i più grandi e quella follia d’amore, che lo sorprende all’improvviso, per una ragazza più grande. La curiosità di un ragazzo nei confronti del passato e il disinteresse verso il futuro. Erri De Luca ci presenta scene molto realistiche, soleggiate, calde, in riva al mare che bagna e raffredda gli animi ma anche scene notturne, buie, dopo il calar del sole. Un piccolo libro in cui ogni frase di De Luca va sottoposta ad analisi. La penna scorrevole e delicata dello scrittore appassiona fin da subito, da quando ci presenta il magro ragazzo adolescente fino al raggiungimento di una più ruvida maturità.



Tra le pagine possiamo leggere:



“Quello che succederà qui non potrà toccarla, raggiungerla. Sarà lontano,

dormirà mentre un ragazzo scenderà di notte da una casa per accendere un fuoco.

Sarà un fuoco che non la risarcirà.”
“Quando sarai partita risponderò di me con il fuoco. Non

è mio, io lo eredito. Eredito il tuo lutto insieme al gesto che un altro padre

non fece nel suo tempo. Eredito il suo debito, un fuoco in mano a un figlio.”
“Era l’estate dei miei sedici anni, stavo su un precipizio

di sentimenti. In disparte dai coetanei non ero attento alle ragazze in età

buona per me. Mi piacevano le più grandi, un desiderio impossibile. Però quell’estate

riuscii, unico dei miei coetanei a frequentarle.”


Rubrica “Leggere tra le onde” a cura di Stefano Mosca,



Nessun commento:

Visualizzazioni totali

Come reputi il blog di Economia del Mare?