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15 aprile 2012

"Cine-Mare" recensione Titanic 3D







Non sei fregato veramente finché
hai da parte una buona storia e qualcuno a cui raccontarla.


(dal film “La leggenda del pianista sull’oceano”)





Quanti film raccontano storie straordinarie che lasciano un segno dentro
ad ognuno di noi? Quante storie, che vediamo proiettate sullo scherzo, ci
emozionano? Ci insegnano qualcosa? Storie d’avventura, d’amore, o di
difficoltà? Tante. Sono note o sconosciute; storie reali di personaggi veri o inventate
appartenenti a personaggi fantastici; storie di vita comune, quotidiana o ricercate,
uniche…insomma degne di essere raccontate!





Questa rubrica nasce per raccontare quelle storie di mare che
emozionano, che ci fanno vivere, insieme ai personaggi, momenti di gioia e di
avventura.


Con il vento in poppa si può
arrivare lontano, si possono toccare mete inesplorate e questa rubrica è il
nostro vento che ci spingerà alla scoperta di nuovi film o alla rilettura dei
classici della cinematografia mondiale.





Recensioni ma soprattutto spunti
di riflessione, di dialogo e scambio di idee sul mondo del cinema del mare.


Benvenuti nella Rubrica “Cine-mare”.









Titanic 3D


2012





Non è solito ritrovare, dopo ben
15 anni, lo stesso film nelle sale cinematografiche, soprattutto dopo che la
tecnologia ha fatti passi avanti in modo amplificato! Piegarsi alle regole
cinematografiche attuali è un must altrimenti difficilmente si ottengono i
risultati. Non fu difficile per Titanic raggiungere risultati sorprendenti nel
1997 ne tanto meno oggi con la differenza che adesso siamo entrati nella terza
dimensione cinematografica. Non poteva, l’inaffondabile Titanic, remare contro
corrente, doveva necessariamente adeguarsi al 3D, conoscendone il padre James
Cameron.





Le immagini tridimensionali fanno
si che il Titanic ritrovi quella freschezza e novità ormai affondati nel
lontano 1997, un piatto ri-servito a tavola con l’aggiunta di nuovi contorni,
nuove salse, di certo non la solita minestra riscaldata ma comunque di ottimo
impatto visivo. 





A lungo andare però, le emozioni, le musiche, gli stessi
protagonisti, ci riportano più nostalgicamente ai nostri vecchi momenti, a
quando eravamo 15 anni più giovani e nulla di così straordinario al momento
attuale. Pochi sono gli elementi visivi che catturano l’attenzione del
pubblico, vecchio se così si può dire, magari facendo breccia nel giovane
pubblico. 


L’attuale Titanic è invaso da momenti in cui dimentichi, quasi, del
3D e a ricordartelo sono di certo gli occhialini predisposti e poche immagini,
relativi sicuramente alla seconda metà del film, risaltano. Mancanza di un
forte 3D, a momenti piatto, statico e a momenti forte, come quando i giovani
amanti si ritrovano nell’acqua, è come essere immersi, a nostra volta, in
quella folla di naufragati. 





Le onde, il frastuono e le grida, con il 3D,
assumono maggiore rilevanza, a dispetto della tradizionale visione, che rendono
il tutto interessante. Scene che catturano l’attenzione sono di certo quelle
panoramiche, della nave ripresa nella sua interezza e quelle reali nel fondale
marino, è davvero un’escursione marina quella che si fa. Potremmo dire che
siamo davvero a bordo! 


Per il resto nulla di eclatante, eppure ci sarebbero
stati momenti in cui sorprendere e sbalordire il pubblico, di scene così il
film ne è pieno ma a volte si riesce e a volte no. Insomma è davvero stato
riportato a galla il Titanic dopo l’avvento della versione 3D? Sicuramente sì
per voi giovani, ma oh noi vecchio pubblico non ne resteremmo esaltati.





Recensione a cura di Stefano
Mosca per la rubrica "Cine-Mare"




EXTRA: Su Pazzo per il mare PLUS: Il mondo ricorda il Titanic


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