In seguito all’affondamento della nave Aurora, il marinaio Curtain si ritrova in mezzo all’oceano con altri quattro sopravvissuti. Deciso a portarli sani e salvi alla riva, Curtain mette da parte se stesso per la salvezza degli altri naufraghi. Ma l’oceano, quell’immensa massa d’acqua, li mette a dura prova.
Ognuno di loro si sente sotto accusa, sotto esame di coscienza, tra ricordi, emozioni e sentimenti che riaffiorano e l’oceano che rappresenta un grande specchio davanti al quale ognuno confessa i propri timori. Tra di loro c’è anche un prete, forse l’unico a convincersi veramente che quella sarà l’ultima avventura…
Lo scenario allestito da Hanley è costruito in modo tale che il lettore ha la sensazione di trovarsi su quella scialuppa! Dialoga, vede e vive con i personaggi. Ogni scena, ogni azione è senza tempo. Ogni personaggio vive momenti senza mai tener conto del tempo che passa perché l’unico tempo è scandito dal rumore dalle onde dell’oceano, fantastico in certe situazioni e terribile e piene di insidie in altre.
Essi non si trovano più a sfidare la morte ma il proprio io, nello stare soli con se stessi. Il lato riflessivo spinge i naufraghi all’alienazione, alla ricerca di se stessi dinanzi a quell’immensità, a quella tavola salata, meta di salvezza dall’affondamento ma anche luogo di inaspettate insidie psicologico-emotive.
Hanley, con la sua grande capacità descrittiva, accompagna il lettore per mano, gli fa vivere le stesse situazioni e gli pone gli stessi interrogativi posti ai protagonisti.
Tra le pagine si legge:
“Quello era il pericolo. Ingannarsi. Pensare che il mondo fosse subito dietro la linea dell'orizzonte, che l'oceano fosse piatto e solido e "bello", come si leggeva in certi romanzi, "in realtà a me sembra solo pieno d'acqua.”
“Passò un giorno, venne la notte, passò anche quella: intanto la barca strisciava, insetto nell’oceano, piatto, muto.”
“Alla fine la barca si bloccò, la cime cigolava laddove era stata fissata. Il giorno finì, il buio fu completo.”
Curiosità:
Questo romanzo fu pubblicato per la prima volta nel 1941 ed è disponibile dal 2002 solo con l’Edizione Giano (Traduzione di Eileen Romano e Postfazione di Alan Ross). Acquistabile quì
Rubrica domenicale “Leggere tra le onde” a cura di Stefano Mosca.
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