La medaglia d'oro al settore crocieristico arriva puntuale dal Cruise Lines International Association. Nel 2011 , sono stati 20milioni i crocieristi, 10% in più rispetto all'anno precedente.
Nel dettaglio;
Tra il 2010 e il 2011 il comparto è infatti passato da 18.7 milioni a 20.6 milioni di passeggeri complessivi, con una particolare concentrazione nel Nord America (11.5 milioni di passeggeri) e in Europa (6.2 milioni).
Hanno detto:
Christine Duffy, presidente e ad di Clia, ha commentato: “Una crescita del 10% a livello globale non può che regalarci una soddisfazione importante. Per la prima volta, i passeggeri europei hanno superato i 6 milioni, mentre i crocieristi australiani sono stati più di 500.000. Numeri che dimostrano la solidità del nostro settore, a conferma dei continui investimenti per l’innovazione operati dal comparto”.
Roberto Martinoli, delegato di Clia ed Ecc per l’Italia, ha dichiarato: “In uno scenario così difficile per l’economia globale e in un momento così delicato per l’industria del turismo, i risultati in controtendenza del nostro settore rappresentano un motivo di orgoglio per tutti gli operatori ed un incentivo all'ulteriore miglioramento della nostra offerta”.
La nostra cara e bella Italia non è da meno, con 923.000 crocieristi, ha registrato nel 2011 una crescita del 4% rispetto all’anno precedente ed un incremento del 12,5% se si raffronta il dato degli ultimi 5 anni.
Al primo posto per numero di crocieristi in Europa il Regno Unito (1,7 milioni), poi la Germania (1,39) e quindi Italia, Spagna e Francia.
L’Australia, con un incremento del 30% dei passeggeri nel 2011 e con la previsione disegnata dall’International Cruise Council Australasia, di un ulteriore sviluppo entro il 2020 pari al 50%, rappresenta uno dei mercati più promettenti..
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